Con la Palta in alta quota nelle Ande
Le Ande sono la catena montuosa più lunga del mondo, che si estende per oltre 7.000 km attraverso il Sud America, dal Venezuela all’Argentina, fino al Cile.
Con vette che superano i 6.900 metri di altitudine, attraversare queste remote alture vicino alle Termas del Colina in sella alla Palta è stata più di una semplice escursione: è stata un’avventura che ha messo alla prova corpo e mente.
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La Palta è stata un’ottima compagna di viaggio, dimostrando il suo valore soprattutto nelle salite, assorbendo senza sforzo il terreno accidentato e al contempo senza perdere reattività. La geometria della bici infatti, favorisce una posizione aggressiva, ma confortevole, perfetta per lunghe ore di scalata.
Ad ogni curva si svela un panorama mozzafiato, un mix di vette aspre e vallate ondulate rimaste intatte nel tempo, che creano un paesaggio unico, quasi extraterrestre, con montagne ricche di minerali e colori straordinari.
Attraverso l'altopiano
Più si saliva, più il paesaggio cambiava. La vegetazione si diradava, l’aria diventava fresca e secca, e il silenzio era profondo. Gli unici suoni erano il fruscio degli pneumatici sulla ghiaia e il respiro affannoso dovuto alle ripide pendenze e alla scarsa presenza di ossigeno in quella zona. Era lì che si avvertiva la vera essenza del gravel riding: ruvido, remoto e profondamente personale.
Di tanto in tanto, un branco di capre appariva su una cresta lontana, osservandoci curiosamente mentre passavamo. La solitudine era allo stesso tempo difficile e rinvigorente, un promemoria della vastità delle Ande e del privilegio di averle esplorate su due ruote.
Riflessioni sul viaggio
Pedalare ad alta quota nelle Ande era più di una prova di resistenza: era un’esperienza che connetteva con la bellezza della natura. La Palta, con la sua versatilità e resistenza, si era rivelata la compagna perfetta per quel tipo di avventura, affrontando senza difficoltà condizioni estreme.
Mentre il sole tramontava dietro le montagne, proiettando lunghe ombre sulla valle, si avvertiva un profondo senso di realizzazione. Quel viaggio non era stato solo una questione di distanza percorsa, ma del viaggio stesso: lo sforzo, la solitudine e la bellezza mozzafiato delle Ande.
